22 giu 2023
Talent Acquisition
Il panorama aziendale di oggi è estremamente complesso e questo rende la talent acquisition un’attività strategicamente sempre più importante. Le aziende hanno la necessità di trovare e accaparrarsi i migliori talenti per stare davanti alla concorrenza, ma l’acquisition non è facile, anzi! È un processo complesso e impegnativo che richiede una profonda comprensione delle esigenze dell’azienda, del mercato del lavoro e dei candidati stessi.
I termini “Talent acquisition” e “recruiting”, nell’ambito aziendali, molte volte vengono considerati sinonimi quando in realtà esiste una notevole differenza. La differenza tra i due è legata principalmente al tempo:
Un altro modo utile per distinguere il recruiting dalla talent acquisition è considerare il primo come un processo lineare con un punto finale ben definito, mentre il secondo è un approccio ciclico e in continua evoluzione finalizzato ad anticipare le esigenze future e costruire un pool di talenti.
“Reclutare” consente all'azienda di disporre delle risorse necessarie per dare continuità alle attività quotidiane e rispondere alle esigenze organizzative standard. Quando un datore di lavoro decide di assumere un nuovo dipendente, di solito ha un'idea piuttosto chiara del tipo di professionista che cerca e delle competenze chiave che dovrebbe possedere. Uno scenario comune con cui le aziende devono confrontarsi è la necessità di trovare un sostituto: in questa situazione, i compiti, le responsabilità, l'esperienza e le qualità necessarie alla risorsa per svolgere il lavoro in modo adeguato sono chiari.
La talent acquisition invece è un processo più approfondito che entra in gioco quando si guarda come l'azienda punta a crescere ed evolversi nel tempo. È particolarmente evidente l'importanza di elaborare una strategia di acquisizione dei talenti in un mercato di nicchia, che richiede competenze altamente specifiche. Un esempio evidente è il settore tech nel quale le aziende incapaci di innovare e di stare al passo con i tempi rischiano di rimanere indietro e perdere competitività.
Una volta compresa la differenza tra talent acquisition e recruiting è necessario distinguere l’acquisizione dei talenti da un altro percorso articolato che si svolge all’interno dell’azienda e viene definito dalle Risorse umane: la talent attraction.
La talent attraction è il processo che permette a un'azienda di attrarre i migliori talenti disponibili. Coinvolge numerosi aspetti della vita aziendale: dalla comunicazione all'implementazione di politiche di welfare, al fine di avvicinare persone di valore e valutare come integrarle nel contesto lavorativo. Questo processo può essere descritto come la capacità di attrarre le personalità più talentuose per l'azienda, sia durante la ricerca attiva, sia quando non c’è la necessità immediata di assunzioni di nuovi talenti.
La talent attraction comprende diverse fasi operative, come l'employer branding, il recruiting marketing, la creazione di una corporate culture e la definizione dei benefit aziendali. L'obiettivo di queste fasi è quello di creare una narrazione positiva e propositiva dell'ambiente di lavoro, privilegiando i valori, la vision e la mission del brand, rendendolo attraente per i talenti più ambiziosi. La talent attraction è utile per tutte le aziende che desiderano posizionarsi sul mercato come realtà attive e innovative, attente al well-being dei dipendenti e desiderose di crescere attraverso l'assunzione di professionisti con competenze specifiche e un'attitudine che porti valore all'organizzazione. Ma non si tratta solo di pura apparenza, ma di sviluppare un approccio che miri a ottimizzare la comunicazione tra le diverse aree aziendali e valorizzare il potenziale dell'azienda, rivolgendosi in modo trasparente e coinvolgente al pubblico di riferimento (dipendenti, concorrenti, clienti e potenziali candidati), tenendo conto delle tendenze del mondo del lavoro e del contesto socio-storico. Investire nel welfare aziendale, sostenibilità, smart working, formazione, incentivi economici, obiettivi aziendali a medio e lungo termine, sviluppo personale e di gruppo significa rendere l'azienda più moderna, dinamica e attraente per coloro che cercano un nuovo impiego in grado di soddisfare appieno le loro ambizioni lavorative e personali.
Il fenomeno della “Great Resignation” ha dimostrato che le persone sono pronte a fare dei cambiamenti drastici nell’ambito lavorativo e non sono più disposte a sacrificare la propria vita privata in nome della carriera. Assieme alla Great Resignation, abbiamo assistito anche al fenomeno del Quiet Quitting in cui le persone decidono di svolgere il minimo richiesto dal proprio ruolo a causa di una scarsa motivazione.
Ma che cosa c’entra la talent acquisition con tutto ciò? Fenomeni come il Quiet Quitting e la Great Resignation possono derivare da cause che riguardano diversi aspetti dell'esperienza lavorativa. Una tra queste può essere la modalità di selezione dei talenti che può influire positivamente o negativamente sulla permanenza della persona in azienda e sulla qualità del lavoro. Gli errori commessi durante il processo di recruiting e/o acquisition possono rivelarsi fatali. Per attenuare il problema, bisogna attrarre, selezionare e ingaggiare i talenti giusti. Ma come?
In un mercato del lavoro sempre più complesso e competitivo, come può un'azienda attrarre continuamente talenti in maniera efficiente ed efficace? Soprattutto quando le modalità di ricerca delle risorse non si sono evolute in concomitanza all'evoluzione del mercato del lavoro?
Come abbiamo visto in precedenza, spesso le ricerche di personale vengono effettuate in modo standard e impersonale, con la pubblicazione di annunci sul sito web e sui canali LinkedIn dell'azienda, o tramite agenzie interinali. Si dà molta importanza al lavoro stesso e alla ricerca di una figura adatta, senza considerare che in realtà è il candidato a detenere il potere decisionale nella maggior parte dei casi. Uno recente studio di LinkedIn ha rivelato che il 75% dei candidati ricerca informazioni sull'azienda prima di presentarsi a un colloquio, e quasi il 70% di loro rifiuta un'offerta da un'azienda con una reputazione negativa.
La talent acquisition presenta diverse sfide che richiedono pianificazione, strategie e risorse adeguate per attirare, selezionare e integrare i candidati giusti nell'organizzazione. La collaborazione tra diverse funzioni aziendali, l'attenzione alla diversità e all'inclusione e la gestione efficiente dei tempi e dei costi sono elementi chiave per affrontare queste sfide e garantire una forza lavoro di qualità.
1. Ampiezza del processo: la talent acquisition si struttura in più fasi, dall'identificazione delle esigenze del personale, alla ricerca e selezione dei candidati, fino alla loro integrazione in azienda. Ogni fase richiede tempo, risorse e competenze specifiche.
2. Coinvolgimento aziendale extra HR: la ricerca e l’assunzione dei talenti non riguarda soltanto le risorse umane, ma coinvolge anche altre aree aziendali. Per esempio, i manager dei dipartimenti interessati devono essere coinvolti nel processo per definire i requisiti del ruolo e valutare attivamente i candidati. Inoltre, una comunicazione efficace e una collaborazione stretta tra le diverse parti interessate sono fondamentali per garantire una corretta valutazione dei talenti e un processo decisionale coerente.
3. Diversità e inclusione: promuovere la diversità e l'inclusione all'interno della forza lavoro è un obiettivo cruciale per molte organizzazioni. Tuttavia, attrarre e selezionare candidati provenienti da background differenti è complicato e richiede strategie e conoscenze specifiche per evitare eventuali bias nella selezione. Inoltre, garantire un ambiente di lavoro inclusivo richiede sforzi continui per creare una cultura organizzativa capace di valorizzare e rispettare le differenze individuali.
4. Tempi e costi: il processo di talent acquisition può richiedere tempi lunghi, soprattutto quando si cerca di colmare posizioni altamente specializzate o di leadership. La ricerca dei candidati giusti, la valutazione, il colloquio e la formulazione del contratto richiedono un investimento non banale sia di tempo che di risorse, anche nel caso di soluzioni più semplici quali il contratto a chiamata. Ci possono essere anche costi aggiuntivi legati al recruiting, come pubblicità delle posizioni vacanti, partecipazione a fiere del lavoro o la delega della ricerca alle agenzie di reclutamento.
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