Cosmico

22 giu 2023

Talent retention

Quiet quitting

Azioni di contrasto

Grazie ai social network, il fenomeno del quiet quitting è diventato un vero e proprio trend globale. Basta scrollare qualche video su TikTok per imbattersi in lavoratori che dichiarano apertamente di non sopportare più gli orari di lavoro prestabiliti, né tantomeno quelli straordinari. Questo movimento di ribellione è stato avviato dai più giovani e ha l'obiettivo di mettere in luce le limitazioni di una cultura lavorativa tossica che promuove ore extra non retribuite e/o responsabilità non pattuite in fase di contratto. Ma sotto questa coltre di rassegnazione si cela un messaggio profondo di rivoluzione che, se ascoltato attentamente, può portare ad una nuova prospettiva sul mondo del lavoro.

Cos'è il quiet quitting

Il quiet quitting è la tendenza dei lavoratori a impegnarsi il minimo indispensabile per mantenere il proprio posto di lavoro, senza fare straordinari o assumersi responsabilità extra. Di solito questo comportamento si verifica dopo un periodo in cui i lavoratori si sono dedicati intensamente all’azienda, lavorando oltre l’orario stabilito e svolgendo attività che non rientrano nel loro ruolo, a discapito del loro tempo libero. La tendenza è emersa durante il lockdown, quando lo smart working obbligatorio ha reso evidente come i confini tra lavoro e vita privata si siano fatti sempre più labili, se non addirittura inesistenti.

Il quiet quitting è particolarmente diffuso tra i millennials e i membri della generazione Z, i quali non sono più disposti a dedicarsi assiduamente al lavoro più di quanto dovuto. Questa tendenza è diventata il preludio alla “great resignation”, ovvero il fenomeno che descrive il progressivo aumento di persone che volontariamente danno le dimissioni, come successo dall’inizio del 2021 in seguito alla pandemia di COVID-19.

Quiet quitting e great resignation

Mentre il "quiet quitting" è un atteggiamento di disimpegno passivo da parte dei dipendenti, la "great resignation" implica una scelta attiva di abbandonare l'attuale occupazione. Come anticipato nel paragrafo precedente, questo fenomeno ha registrato numeri da record nel 2021 e la tendenza sta andando avanti anche nel 2022, nonostante le incertezze economiche e il rischio di una recessione. Tutto fa pensare che si tratti di fenomeni eccezionali e senza precedenti: mai come prima d’ora un numero sempre maggiore di talenti si sta muovendo da un'azienda all'altra sia come lavoratore dipendente che come freelance. Le persone non stanno smettendo di lavorare, come dimostra l'aumento del tasso di occupazione secondo i dati forniti dall'ISTAT. Non stiamo propriamente assistendo ad un fenomeno "nuovo" ed "esplosivo", ma a una sorta di "funerale del posto fisso": le persone sono meno inclini a rimanere ancorate a un lavoro se quest’ultimo non soddisfa le loro aspirazioni. È diventato normale cambiare lavoro più frequentemente, cercando opportunità in grado di offrire una maggiore realizzazione personale e professionale. Il lavoro è più liquido.

I problemi dell'HR oggi

A prima vista, il “quiet quitting” potrebbe non sembrare un vero e proprio problema, ma per molte aziende non avere una forza lavoro disposta ad andare oltre il proprio dovere può rappresentare uno svantaggio competitivo importante. Difatti, gran parte delle mansioni lavorative non viene definita in modo esaustivo né nella job description né in fase di contratto, quindi le aziende si affidano alla buona volontà dei dipendenti per soddisfare le richieste extra. Non sorprende infatti che molti leader abbiano reagito negativamente alla tendenza del quiet quitting: perdere i dipendenti che vogliono andarsene è difficile, ma se non se rimangono controvoglia è addirittura peggio. Anche se sostenere economicamente un “extra-effort” dei dipendenti comporta dei costi (es. ore di straordinari da retribuire), questi sono tipicamente controbilanciati da benefici come per esempio l'aumento del capitale sociale, del benessere o del successo di carriera. La tendenza al quiet quitting suggerisce però che i dipendenti percepiscono che il dare-avere in ambito lavorativo è sbilanciato: i datori di lavoro chiedono uno sforzo supplementare senza un riconoscimento adeguato in cambio.

Ora più che mai è compito dell’azienda ascoltare la voce dei dipendenti, sviluppando una filosofia di gestione e monitoraggio della produttività che vada oltre i tradizionali metodi applicati al lavoro in presenza, dove spesso si avverte una pressione opprimente da parte dei superiori. È importante ridurre questa sensazione di soffocamento e creare un ambiente lavorativo che favorisca l'espressione individuale.

Le competenze, i ruoli professionali, gli spazi lavorativi e i modelli organizzativi sono in continua evoluzione. Ma quali sono le sfide che si trovano a fronteggiare gli specialisti nella gestione delle risorse umane? E quali opportunità si possono aprire di fronte a questi scenari?

Costi del personale

La gestione dei costi del personale rappresenta una sfida importante per le aziende. Oltre agli stipendi è necessario bilanciare i costi legati ai vari benefit (ad esempio le assicurazioni sanitarie e i piani pensionistici) con l'obiettivo di mantenere i dipendenti motivati ed impegnati. Anche gli investimenti mirati nella formazione e nello sviluppo delle hard e soft skill sono fondamentali per garantire ai dipendenti un’adeguata preparazione tecnica e personale. L'implementazione di programmi di rewarding, i bonus basati sulle prestazioni e le opportunità di crescita professionale, contribuiscono a migliorare la soddisfazione e la retention dei talenti. Anche l'utilizzo di tecnologie a supporto del HR, come i sistemi di gestione delle risorse umane basati sul cloud e l'automazione dei processi amministrativi, semplificano lo svolgimento delle attività quotidiane e contribuiscono a ridurre i costi operativi. Adottare una strategia equilibrata, ottimizzando i costi del personale senza impattare negativamente sulla qualità e motivazione del team, è necessario per sostenere la crescita e il successo dell'azienda nell'attuale panorama ipercompetitivo.

Ricerca di personale qualificato

Con la crescente domanda di talenti specializzati la concorrenza per accaparrarsi i migliori candidati è più feroce che mai. Per affrontare e vincere questa battaglia è importante adottare una strategia vincente già in fase di scouting. Ma da dove iniziare? Innanzitutto dalla promozione dell’immagine aziendale: l’azienda deve apparire come un ambiente stimolante e innovativo, in grado di offrire progetti e opportunità di sviluppo professionale. Inoltre, è importante costruire una solida presenza online e sui social media, fornendo informazioni dettagliate sulle posizioni aperte e sulla cultura aziendale. Collaborazioni con università, partecipazione a eventi del settore e l'utilizzo di network professionali possono aiutare ad ampliare il pool di talenti da cui attingere. Infine, un processo di selezione accurato che valuti le competenze tecniche e le soft skill sarà fondamentale per individuare i candidati più adatti alle esigenze dell'azienda (spoiler: Cosmico fa tutto questo …e anche di più).

Turnover aziendale

Il turnover aziendale (se non fisiologico) comporta dei costi notevoli per l’azienda, sia finanziari che organizzativi. Per limitarli, è necessario adottare un approccio proattivo e mirato, finalizzato alla fidelizzazione dei dipendenti. Ciò può essere raggiunto attraverso una combinazione di azioni, come la creazione di un ambiente di lavoro stimolante e gratificante, la promozione di opportunità di crescita e sviluppo professionale, l'implementazione di programmi di riconoscimento  e la valorizzazione di un buon work life balance. Un'attenta analisi dei fattori che portano al turnover  è utile per individuare aree di miglioramento e ad adottare misure preventive.

Talent acquisition

La creazione di un forte employer branding e l'offerta di pacchetti retributivi competitivi possono aumentare l'attrattività dell'azienda per i talenti qualificati. Inoltre, la valutazione accurata delle competenze tecniche e delle soft skill durante il processo di selezione è utile per l'assunzione dei candidati più adatti alle esigenze del team. Investire nella talent acquisition è essenziale per garantire una forza lavoro di qualità che sappia promuovere e sostenere la crescita e l'innovazione dell'azienda.

Garantire un buon onboarding

Un onboarding efficace è fondamentale per integrare i nuovi dipendenti. L'HR deve fornire un programma di onboarding chiaro e  strutturato che aiuti i nuovi assunti a comprendere la cultura aziendale, le politiche, i processi e le aspettative del loro ruolo. Per esempio sessioni di formazione dedicate, mentorship, presentazioni aziendali e l'assegnazione di progetti o compiti che consentano ai talenti di acquisire familiarità con l'ambiente di lavoro. Un buon onboarding non solo accelera l'integrazione dei nuovi dipendenti, ma contribuisce anche a creare un senso di appartenenza e di loyalty verso l'organizzazione.

Garantire il benessere aziendale

Promuovere un ambiente di lavoro sano, equilibrato e inclusivo è fondamentale per creare e mantenere il well being aziendale. L'HR deve essere in grado di sviluppare politiche e programmi incentrati sul benessere fisico, mentale ed emotivo dei dipendenti. Ciò può includere l'offerta di programmi di benessere come il supporto alla salute, iniziative di fitness, servizi di consulenza e flessibilità lavorativa. Creare una cultura organizzativa che valorizzi il lavoro equilibrato, il riconoscimento dei successi e la gestione dello stress può contribuire a dare vita a un ambiente di lavoro più sano e stimolante. L'HR dovrebbe anche favorire la comunicazione aperta in modo che i lavoratori possano esprimere liberamente le loro esigenze e preoccupazioni, fornendo opportunità per il miglioramento continuo. Investire nel benessere aziendale non solo migliora la qualità della vita dei dipendenti, ma ha anche un impatto positivo sulle prestazioni complessive dell'azienda, creando un ciclo virtuoso di motivazione, produttività e retention del personale.

Queste sono solo alcune delle problematiche che le risorse umane, specialmente delle grandi aziende tecnologiche, si trovano ad affrontare per limitare il quiet quitting ed evitare l’effetto domino che può portare alle dimissioni dei talenti.

Diventa quindi fondamentale creare una cultura aziendale che valorizzi il benessere, la flessibilità, la trasparenza e il feedback dei lavoratori. Don’t worry: Cosmico è qui per aiutare le aziende a realizzare una nuova corporate culture.

Contrastare il quiet quitting: la soluzione di Cosmico

Cosa possiamo fare per le aziende?

In Cosmico siamo i migliori a connettere i talenti del mondo digitale con le più grandi aziende, agenzie, società di consulenza e startup internazionali, offrendo loro la possibilità di lavorare da remoto da location spaziali, dove poter fare networking e vivere esperienze uniche. Ci rivolgiamo ai cosiddetti “unhirables”, ovvero i lavoratori che sanno quanto valgono, che non si accontentano e che vogliono libertà e indipendenza. Li aiutiamo a trovare progetti sfidanti e innovativi, che li stimolino e li facciano crescere professionalmente e personalmente. In Cosmico proponiamo delle esperienze di remote working in luoghi stratosferici, gli SpaceHub, dove i talenti possono portare il proprio ufficio e vivere esperienze nuove ogni giorno, connettendosi con figure top dell'industria digitale e lasciarsi ispirare dagli altri talenti.

Queste esperienze mixano il lavoro con la vita, le riunioni con il networking, le deadline con il relax, il business con il divertimento. Una bella shakerata ed ecco svelato il nostro segreto per contrastare il quiet quitting.

Caratteristiche della proposta di Cosmico

Cosmico è il futuro del lavoro.

La nostra proposta innovativa e vantaggiosa sia per i talenti del digitale che per le aziende che li cercano, si basa su 4 pilastri:


  • Community: una rete di professionisti del digitale che hanno voglia di mettersi in gioco e di collaborare a progetti ambiziosi e innovativi.


  • Opportunità: una selezione accurata dei talenti e dei progetti, con processi trasparenti e contratti chiari. Troviamo noi i talenti che cerchi, senza perdere tempo e risorse.


  • Flessibilità: la possibilità di lavorare con i talenti da remoto, senza vincoli di orario o di luogo. Offriamo anche la possibilità di partecipare a esperienze di remote working in location spaziali, dove fare networking e vivere momenti unici.


  • Impatto: la valorizzazione del talento e la creazione di una connessione tra le aziende e i professionisti del digitale possono portare valore ai tuoi progetti. Con Insegnamo ai nostri talenti come migliorarsi continuamente, grazie al confronto e alla contaminazione con altri freelance e con figure top dell’industria digitale.

 

Cosmico ti porta nello spazio con i talenti del digitale! Entra in contatto e preparati al decollo.

 

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